Avete già adottato una metodologia Agile? Avete formato i team a lavorare in modalità Scrum, implementato sprint, daily stand-up e backlog di prodotto? Se lo avete già fatto e qualcosa non vi torna, vi sarete accorti delle lamentale sulla moltiplicazione delle riunioni, i team sono sotto pressione per consegnare sempre più velocemente, le persone all’interno dei team hanno l’impressione di fare le stesse cose, allo stesso modo, appesantiti dall’ennesima moda manageriale, il resto dell’organizzazione non sembra davvero allineato, ogni team va per conto proprio. La promessa di Agile (collaborazione efficace, valore continuo e adattabilità) non si sta concretizzando.
Non siete soli. Questa è la situazione che molte aziende stanno vivendo dopo aver introdotto Agile. Non perché Agile (Scrum) sia sbagliato, ma perché spesso viene confinato ai soli team operativi, senza una vera connessione con il resto dell’azienda. La strategia rimane distante, il middle management è disorientato e i leader faticano a vedere l’impatto del lavoro svolto. E così, invece di un’organizzazione più agile e reattiva, ci si ritrova con un sistema frammentato, costituito da team che corrono a velocità diverse, senza una direzione chiara.
Ma se vi dicessi che non dovete buttare via tutto? Che non serve abbandonare Agile, ma semplicemente adottare un approccio che lo renda davvero efficace?
Questo approccio esiste e si chiama Obeya. O meglio Obeya Management System.
Obeya, che in giapponese significa “grande stanza”, è più di un semplice spazio fisico: è un sistema che permette di collegare la strategia all’execution, di eliminare silos e migliorare la collaborazione tra team, management e dipartimenti.
Immaginate un’azienda in cui il vostro team Scrum (o qualsiasi altra metodologia Agile abbiate adottato) lavora intensamente per rilasciare nuove funzionalità ogni due settimane. Il Product Owner definisce le priorità, il team tecnico sviluppa e il lavoro viene consegnato. Ma cosa succede se il team lavora su qualcosa che non è allineato con le vere priorità aziendali? Se i decision-maker non sono coinvolti nel processo e le informazioni si perdono lungo la catena? È qui che entra in gioco Obeya.
Pensate a Obeya come a un’estensione del vostro framework Agile, un luogo (fisico o digitale) in cui tutte le informazioni chiave vengono visualizzate in modo chiaro e condiviso tra le diverse parti dell’organizzazione. In questo spazio, non ci sono solo backlog e task board, ma anche metriche strategiche, obiettivi aziendali, ostacoli da affrontare.
Nelle aziende che adottano Obeya, la differenza si vede subito.
E soprattutto il punto di vista cambia dallo stress derivato dalla pressione di consegnare velocemente alla consapevolezza e responsabilità di voler risolvere problemi concreti in modo collaborativo.
Obeya non è un’alternativa ad Agile o Scrum, ma il pezzo mancante per farlo funzionare davvero. Se Scrum aiuta i team operativi a essere più efficaci, Obeya aiuta l’intera azienda a essere allineata e focalizzata sugli obiettivi pertinenti.
Nike, ad esempio, ha utilizzato Obeya per collegare la sua strategia IT alla gestione operativa dei progetti. All’inizio, anche loro hanno sperimentato la frammentazione tipica di molte aziende Agile, con team focalizzati su sprint e backlog senza un vero collegamento con la strategia globale. Ma con l’implementazione di Obeya, tutto è cambiato: decisioni più rapide, meno spreco di tempo in riunioni inutili e una maggiore chiarezza sugli obiettivi.
Se avete sperimentato le difficoltà di un’adozione Agile parziale e volete finalmente ottenere i benefici che vi erano stati promessi, Obeya potrebbe essere la chiave per fare il salto di qualità.