Le metodologie Agile apportano diversi benefici alle organizzazioni e tra questi c’è la caratteristica di riuscire a far lavorare il team in maniera molto più efficiente rispetto ai sistemi delle organizzazioni convenzionali. Questi team possono reagire a imprevisti e cambiamenti in maniera veloce e auto-organizzata, come ci riescono?
Innanzitutto ecco alcune caratteristiche dei team agili:
Qualsiasi sia la metodologia Agile che un’organizzazione decide di applicare, sono diversi i vantaggi che i team possono ottenere dalle caratteristiche elencate sopra.
Vantaggi che si ripercuoto non soltanto in termini di profitto aziendale, ma i termini di soddisfazioni per i lavoratori.
All’interno delle organizzazioni Agile lo scopo e i valori vengono comunicati a tutti in maniera chiara. Saranno proprio questi a collegate tutti i lavoratori e tutti i team.
Le persone si sentono legate le une alle altre quando condividono uno scopo comune, che non va confuso con l’obiettivo dei singoli team. Ogni team infatti ha un obiettivo ben preciso riguardo un prodotto o una parte di esso o un servizio, ma lo scopo è la visione futura che l’azienda ha trasmesso a loro.
Avere uno scopo aziendale chiaro e condiviso permette alle persone di allineare il proprio significato personale che genera energia, voglia, passione e motivazione. Tutti fattori che contribuiscono alla crescita aziendale. In un ambiente di lavoro Agile anche i fornitori e i clienti fanno parte della stessa comunità ed hanno lo stesso senso di appartenenza.
Le persone vengono prima di tutto in Agile.
Un altro vantaggio nell’utilizzo delle metodologie Agile è che i team abbandonano il concetto di previsioni dettagliate ed accurate per abbracciare quello nuovo della sperimentazione. Pianificare e prevedere è un approccio tipico del project management tradizionale che pretende di proiettare il risultato finale desiderato e quindi di dettagliare ogni singolo aspetto tentando di prevedere tutte le variabili. L’aumento della complessità organizzativa e il rapido cambiamento esterno rendono però difficilmente prevedibile il contesto. L’unico modo per adattarsi è quello di prendere decisioni in modo rapido, al momento e a seconda del contesto, e questo è possibile solo se le decisioni sono decentralizzate, avvengono al livello operativo e persone e team hanno l’autorità per farlo.
Agile insegna ai team che è meglio fallire ed imparare rapidamente piuttosto che non commettere nessun errore.
Metodologie Agile e User Experience vanno ormai di pari passo. Tanto importante è una quanto importante è l’altra. Infatti uno dei modi per capire se un’organizzazione è veramente Agile è guardare come tratta i propri clienti.
UX significa dare valore al cliente anche quando non lo è ancora, quando è ancora soltanto un utente nei confronti del nostro prodotto o servizio. Soddisfarlo significa progettare prodotti e servizi in termini di usability su misura per ogni utente.
Abbiamo visto che una delle caratteristiche alla base degli Agile team è la trasparenza. Essi condividono tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per raggiungere i propri obiettivi che sono condivisi anche con gli altri team dell’organizzazione.
L’essenza di Agile consiste nel raccogliere e disseminare le informazioni sui cambiamenti esterni e come rispondere rapidamente e convenientemente a questi cambiamenti.
Scambiare informazioni in modo trasparente e avere feedback frequenti dai clienti per apportare costanti miglioramenti permette ai team di avere un focus davvero costante sulla UX.
All’interno del paradigma di autonomia condivisa le persone sono spinte a migliorarsi e farsi propositive di nuovi progetti che accrescono l’organizzazione e che danno motivazione a chi se ne fa promotore.
I membri dei team sono persone e come tali sono responsabili e degne di fiducia. Abituati ad auto-gestirsi, a prendere decisioni importanti come assunzioni e licenziamenti, i team crescono con un forte senso di imprenditorialità.
Aziende come Haier sono cresciute moltissimo proprio lasciando liberi i dipendenti di sperimentare le proprie idee.
Posizioni organizzative, titoli e ruoli minano l’orientamento delle persone sulle cose sbagliate, ovvero a difendere la propria posizione al posto di fare “la cosa giusta” per il cliente. Se le persone hanno la libertà di decidere come e dove dare il proprio contributo la intra-imprenditorialità cresce facendo crescere l’organizzazione.
Le organizzazioni Agile fanno della felicità dei propri lavoratori il loro punto di forza.
Atlassian è una società di software australiana che oggi conta 1.800 dipendenti che servono 86.000 clienti e milioni di utenti. Molti anni fa fece un esperimento. All’epoca era più piccola e aveva terribilmente paura di fare quell’esperimento, poiché non ne conosceva le conseguenze, come spesso capita negli esperimenti. Dissero ai loro tecnici di prendersi una giornata di lavoro intera per fare quello che volevano, tutto quello che volevano che non facesse parte del loro normale lavoro. Potevano lavorare a ciò che più piaceva loro. Alla fine della giornata si sarebbero ritrovati tutti insieme per presentare che cosa avevano fatto. E alla fine della giornata alcuni ingegneri avevano speso quel tempo per inventare un nuovo applicativo, altri avevano speso il loro tempo a riparare i bachi a cui non riuscivano a mettere mano durante il lavoro routinario. Quella giornata aveva prodotto una serie di soluzioni software che probabilmente non avrebbero mai preso vita in altro modo, non sarebbero mai esistite.
L’esperimento riuscì così bene che Atlassian decise di istituzionalizzarlo istituendo il “20 percent time”, dove i dipendenti possono lavorare su qualsiasi cosa piace loro. Hanno totale autonomia, autonomia sui loro obiettivi, sul tempo, sul team, sulla tecnica. Anche Google adotta lo stesso metodo e sappiamo che la metà dei prodotti nuovi è prodotta durante il 20% time, tanto che in Google viene chiamata 20% time 120% di impegno.
Spotify parla di squadre e tribù. Buurtzorg di team autonomi. Stanley McCrystal di una squadra di squadre. Finext e Incentro di cellule. E FAVI li chiama mini-fabbriche. In qualsiasi modo vengano chiamati è la mentalità da cui sono nati a distinguerli e i loro modi di lavorare sono radicalmente diversi.
Sono basati su abitudini diverse che generano risultati diversi come dimostra la ricerca del Project Management Institute sui risultati delle organizzazioni Agile in confronto a quelle convenzionali: