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Agile e Scrum, qual è la differenza: facciamo chiarezza

Scritto da Fabio Lisca | 26 giugno 2019

Agile e Scrum sono la stessa cosa? Qual è la differenza tra Agile e Scrum? È solo una differenza di metodologie? No, non è solo una differenza di metodologie e non sono la stessa cosa.

La sostanziale differenza tra Agile e Scrum è che

Agile è un Mindset, un paradigma organizzativo emergente

Scrum è una delle metodologia Agile, la più popolare.

La reale differenza tra Agile e Scrum?

Le organizzazioni agili esistono da molto prima che venisse creato il termine Agile. Ognuna di queste ha creato un proprio modo di strutturare l’organizzazione adottando il paradigma all’interno del quale si trova Agile, il paradigma di autonomia condivisa. L’adozione di Agile e in particolare di Scrum da parte delle organizzazioni che lavorano nel settore di sviluppo software è avvenuta molto tempo dopo ma essendo le più numerose ad aver affrontato il passaggio al paradigma di autonomia condivisa sono anche le più conosciute insieme a Scrum. Ecco perché Scrum è spesso confuso con Agile.

Agile però è un mindset e solo conseguentemente un’insieme di metodologie (più di 100) e Scrum è una di queste.

Cos’è Agile?

La parola Agile viene utilizzata per la prima volta nel 2001 con la pubblicazione del Manifesto per lo Sviluppo Agile del Software, ma prima dell’ufficializzazione di questa parola esistevano già aziende che avevamo una modalità di fare organizzazione con le caratteristiche Agile.

Gore, Toyota, Morning Star, Haier e Semco sono alcuni esempi di aziende che hanno cominciato prima delle altre a lavorare secondo il paradigma di autonomia condivisa.

In sostanza Agile è prima di tutto un mindset, quindi una filosofia, un modo di pensare, un paradigma organizzativo descritto da 4 linee guida che ne costituiscono la filosofia e definito da 10 principi.

Il paradigma di autonomia condivisa, all’interno del quale nasce la metodologia Agile, ha delle caratteristiche ben precise, eccone alcune:

  • Decisioni e controllo sono spostate a livello operativo
  • Scopo e misure sono definite dal punto di vista del cliente
  • Lavoro in logica pull al posto di una logica push
  • L’organizzazione è strutturata per team multifunzionali auto-organizzati e responsabili end-to-end
  • La differenza la fa il sistema, causa delle buone e cattive performance
  • Il focus si sposta dal prodotto alla User Experience


Cos’è Scrum?

Scrum è la metodologia Agile più diffusa ed è per questo che viene spesso confusa con Agile.

Il termine scrum viene utilizzato per la prima volta in un articolo di Nonaka e Takeuchi, The New New Product Development Game, pubblicato in Harvard Business Review nel 1986 in cui descrivono una nuova modalità di lavoro dei team di sviluppo prodotto che ha forte somiglianze con la “mischia del rugby”, scrum appunto, durante la quale non vi è nessun capo, nessun leader che prende le decisioni, non vi sono schemi è il team che in modo autonomo e auto organizzato prende le decisioni sul momento. Si deve la sua diffusione come metodologia strutturata a Ken Schwaber e Jeff Sutherland che scrivono insieme la guida alla metodologia scrum per lo sviluppo del software. Scrum consiste in una serie di pratiche che rendono il lavoro dei team altamente produttivo e funzionante nella consegna di valore per il cliente finale.

Scrum si basa su tre pilastri:

  1. Trasparenza: significa che tutti coloro che partecipano ad un progetto sanno quale è lo scopo (trasparenza verticale) e sanno che cosa fanno gli altri (trasparenza orizzontale). Trasparenza implica anche che il lavoro e le misure delle loro performance siano visibili a tutti a qualsiasi livello organizzativo.
  2. Ispezione: basato sul concetto di controllo empirico di processo significa che ogni iterazione ed incremento vengano verificati in base alle metriche di misurazione decise per apportare modifiche alle iterazioni successive rendendo estremamente adattabile l’andamento del processo. Naturalmente occorre non superare la soglia di tolleranza del processo all’ispezione per non vanificarne la validità.
  3. Adattamento: è la conseguenza dell’ispezione e significa che al posto di seguire un piano preordinato il team di sviluppo ripianifica in base ai risultati dell’ispezione per apportare il maggior valore al cliente finale orientato al miglioramento continuo delle proprie performance.

Le componenti principali di SCRUM si dividono in:

  • Ruoli
    • Product Owner
    • Development Team
    • Scrum Master
  • Artefatti
    • Product Backlog
    • Items
    • Sprint Backlog
    • Increments
  • Eventi
    • Sprint Planning
    • Daily Stand-up
    • Sprint Review
    • Retrospective Meeting

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Quale metodologia scegliere?

Per scegliere adeguatamente se utilizzare Agile o il framework Scrum puoi farti queste semplici domande e a seconda della risposta decidere il percorso:

Lavori in ambito di sviluppo software e vuoi introdurre una metodologia Agile nel tuo team?

- Scegli un percorso di certificazione per Scrum Master

Lavori in ambito di sviluppo software, sei un Project Manager tradizionale e vuoi introdurre una metodologia Agile nel tuo team?

- Scegli un percorso di certificazione per Scrum Master

Lavori in un ambiente di lavoro costituito da team che lavorano esclusivamente per progetti?

- Scegli un percorso di certificazione per Scrum Master o PMI Agile

Sei uno Scrum Master o un PM Agile e vuoi diventare un Agile Coach, cioè sviluppare competenze di coaching in ottica Agile?

- Scegli un percorso di certificazione ICP-ACC ICAgile

Lavori in ambiente complesso e vuoi implementare Agile nella tua organizzazione costituendo team multifunzionali per lavorare sia sui processi che sui progetti?

- Scegli un percorso di certificazione ICP-ATF ICAgile

Sei un Coach professionista e vuoi imparare a facilitare un Team Agile ed implementare il Mindset Agile in un’organizzazione?

- Scegli un percorso di certificazione ICP-ATF ICAgile