Per gestire efficacemente un progetto il metodo Scrum ha diverse caratteristiche che lo rendono particolarmente performante. Un team che passa dal tradizionale metodo di gestione dei progetti Waterfall alla gestione dei progetti con Scrum nota una differenza e un miglioramento su diversi aspetti come la collaborazione e la consegna del valore. Sono 4 gli artefatti che rendono possibile questo:
È la lista delle attività necessarie a realizzare il prodotto. Queste attività vengono chiamate Items e a differenza di una tipica lista di requisiti del prodotto, contengono le User Story. La lista viene prioritizzata, cioè viene deciso con quale priorità svolgere i compiti, ed è una caratteristica di Scrum che lo differenzia dal classico metodo Waterfall di gestione dei progetti. Il team si concentra sulle attività più importanti e definisce le attività da svolgere per prime con una stima di tempo.
Responsabile del Product Backlog è il Product Owner, soltanto lui infatti può modificare il posizionamento degli items.
Il Product Backlog rimane visibile e modificabile anche quando il progetto è in corso d’opera. La cosa importante è che le modifiche siano comunicate a tutti i membri dello Scrum Team e che siano comprese.
All’inizio di ogni sprint le priorità vengono ridefinite a seconda di come stanno andando i lavori.
Gli items sono una lista di compiti da portare a termine per la realizzazione del prodotto. Non solo, si compongono di User Story che sono una descrizione informale delle caratteristiche del prodotto che il team deve sviluppare.
A differenza di una semplice lista “to do” le User Story hanno la caratteristica di essere descritte con un criterio di impersonificazione così da raccontare la funzionalità come se la si stesse vivendo o utilizzando. In una semplice frase è possibile racchiudere tutte le caratteristiche e funzionalità che c’è bisogno di realizzare per il prodotto.
La forma più utilizzata per definire la User Story è la seguente:
Come un (attore) (vorrei, dovrei o potrei svolgere) (un’azione) affinché possa raggiungere (un obiettivo)
Es: Come un utente potrebbe effettuare la registrazione per usufruire dei corsi online.
Quella parte di Product Backlog che contiene i compiti e le attività da compiere solo in un determinato sprint. Durante lo Sprint Planning viene deciso quali sono gli items da inserire nello Sprint Backlog perché saranno oggetto di lavoro in un determinato sprint, qui sono i membri del team stesso a decidere quali items includere e su cui lavorare, il Product Owner non ha potere decisionale in questo.
Il lavoro viene distribuito all’interno del team su base volontaria e viene aggiornata quotidianamente la stima del lavoro da fare tramite i Daily Stand-up.
Può essere modificato da ogni membro del team perché appeso e visibile su un tabellone per tutti i membri del team. In questi casi viene solitamente utilizzata la metodologia Kanban.
Un incremento è tutto ciò che è stato realizzato durante uno sprint secondo la definizione di FATTO che ha stabilito il team. Rispondendo alla domanda “quando un lavoro viene considerato completato?” i membri del team decidono di comune accordo cosa vogliono considerare come un incremento.
In alcuni casi gli incrementi alla fine di uno sprint risultano essere uguali allo Sprint Backlog, succede nei casi di team altamente performanti. Ma più spesso durante uno sprint il team incontra impedimenti e situazioni da risolvere anche con l’aiuto dello Scrum Master e allora gli incrementi sono diversi dallo Sprint Backlog.
Leggi altri articoli correlati a questo argomento:
Questi quattro artefatti servono per due principali ordini di motivi:
Il primo è che il team riesce ad allocare la priorità lavorativa in base al valore dei compiti da svolgere. Questo concetto ribadisce l’importanza di consegnare valore al cliente finale che è una caratteristica della metodologia Agile di cui Scrum è un framework. Fin dalle prime fasi di progettazione del prodotto fino al suo completamento.
Il secondo è che senza collaborazione questi artefatti non avrebbero il significato che Scrum gli conferisce. Comunicare le modifiche, preoccuparsi che i compiti siano chiari e comprensibili, offrirsi volontariamente per svolgere un lavoro fa si che i membri dei team interagiscano reciprocamente e generino il massimo valore.