Le metodologie di gestione del cambiamento, spesso presentate come soluzioni universali, sono diventate un punto di riferimento nelle trasformazioni organizzative. Tuttavia, l’idea che sia possibile adottare un approccio “one-fit-all” non solo è fuorviante, ma può anche ostacolare la reale evoluzione delle aziende.
In questo articolo, esploreremo perché partire da una metodologia preconfezionata non è la risposta, e come invece un cambiamento autentico debba partire dalla comprensione profonda del sistema organizzativo, promuovendo un approccio che valorizzi la creatività, l’autonomia e la collaborazione, come proposto da Obeya Management System.
Il mito delle metodologie “copia e incolla” nelle trasformazioni organizzative
Uno dei principali ostacoli nel cambiamento organizzativo è il diffuso pregiudizio, alimentato da business school e società di consulenza, che sia possibile ottenere risultati replicando una metodologia secondo una logica di “one fit all.” Sebbene le metodologie siano strumenti spesso validi e utili, non possono essere il punto di partenza per una trasformazione efficace.
Le metodologie in sé non hanno nulla di sbagliato e sono spesso utili
ma non come mezzo da cui partire.
Questo approccio convenzionale, focalizzato sull’adozione standard di metodologie, ha portato molte organizzazioni a tentativi fallimentari di implementazione Agile. La storia è ormai comune:
- si inizia con Scrum, ma presto emerge che, sebbene sia efficace per i singoli team, la gestione inter-team resta problematica.
- Si passa quindi a framework come Spotify o SAFe, solo per scoprire che, nonostante i termini “tribe” e “squad,” la trasformazione verso l’agilità resta superficiale.
- Infine, si introducono OKRs per migliorare l’allineamento strategico, ma la complessità e l’inefficacia nell'aumentare l’agilità organizzativa causano ulteriore frustrazione.
L’errore principale è che le metodologie, adottate in modo dogmatico, spostano l’attenzione delle persone sulla loro corretta applicazione, anziché sul valore che devono generare per il cliente. Inoltre, le organizzazioni tendono ad avviare il cambiamento introducendo nuovi ruoli e gerarchie, aumentando le resistenze interne. Paradossalmente, più viene imposta una metodologia dall’alto, maggiore è la probabilità che le persone, poco motivate, si limitino a seguirla in modo formale o addirittura a boicottarla.
In questo modo dopo diversi anni Agile diventa l’elefante nella stanza,
i team fanno agile senza che l’organizzazione lo sia.
Partire dalla comprensione del sistema
Non si tratta di iniziare con una metodologia, ma di comprendere a fondo il funzionamento del sistema. Le metodologie, gli strumenti e le pratiche dovrebbero arrivare solo quando i team hanno definito e assimilato il loro modello operativo ideale. Al contrario, nelle organizzazioni che introducono Agile come mera tecnica, i membri del team tendono a mantenere le stesse modalità operative di prima, continuando a perseguire obiettivi individuali piuttosto che collettivi.
Questa persistenza della logica dipartimentale e funzionale impedisce un’effettiva trasformazione sistemica, spesso influenzata dagli obiettivi specifici dei capi dipartimento, e crea:
- Resistenza alla metodologia: le persone percepiscono l’adozione di un nuovo metodo come un’imposizione priva di valore reale.
- Sovraccarico di meeting: i tradizionali incontri di lavoro, già spesso lunghi e inefficaci, si sommano ai rituali Scrum, causando frustrazione.
- Blocco della creatività: senza un ambiente di sicurezza psicologica, la creatività non può fiorire, poiché è intrinsecamente legata alla fiducia e alla collaborazione autentica.
Obeya Management System rappresenta un’alternativa a questo approccio, essendo non una metodologia, ma un sistema manageriale completo. Supera i singoli metodi Lean e Agile, incorporandoli solo quando i team comprendono quale sia davvero utile per organizzare il lavoro e affrontare i problemi.
I fattori chiave per alimentare la creatività
Perché questo accada, occorre introdurre alcuni fattori chiave:
- Scopo comune: un obiettivo chiaro che orienti le persone verso la stessa direzione, garantendo che ognuno faccia la cosa giusta.
- Consenso e autonomia condivisa: ogni individuo è responsabile delle proprie decisioni, purché le condivida e negozi con chi sarà influenzato da queste.
- Trasparenza totale: le informazioni devono essere accessibili, visibili e comprensibili a tutti in ogni momento.
- Sicurezza psicologica: gli errori sono opportunità di apprendimento, con rapidi cicli di sperimentazione (PDCA) che mitigano i rischi.
- Miglioramento continuo: ogni processo e prodotto è sempre in fase di sviluppo, migliorabile grazie a costanti feedback.
Quali organizzazioni mettono in pratica tutti questi fattori e si possono definire agili?
Amazon, Buurtzorg, Evangelische Schule Berlin Zentrum, Favi, GE Aviation, Haier, Handelsbanken, Morning Star, Netflix, Nucor, Revolut, Spotify, Tesla, Valve, Zara.
Che cosa le accomuna?
- Sono tutte orientate da una forte ossessione per il cliente e a migliorare continuamente il valore che portano al cliente.
- Nessuna di queste si dichiara Agile. Lo sono.
- Ognuna di esse ha creato il proprio modello operativo indipendentemente dalle metodologie. Soprattutto non sono partite da una metodologia. Alcune hanno creato la loro.
Tutte queste organizzazioni sono entrate nell’era della Business Agility perché hanno compreso profondamente che per creare agility organizzativa e liberare la creatività era necessario mettere in pratica:
- lo spostamento di decisione e controllo al livello operativo il più basso possibile.
- Cambiare il sistema non le persone. Le performance dipendono per il 94% dal sistema e il 6% dal fattore umano. alle persone la possibilità di cambiare il sistema agendo sul modo in cui svolgono le attività e di conseguenza i processi.
- Hanno dato alle persone la possibilità di cambiare il sistema agendo sul modo in cui svolgono le attività e di conseguenza i processi. Come? Dando ai team i problemi da risolvere al posto di dare loro dei compiti.
Infatti la creatività, principale drive di innovazione, è stimolata dalla soluzione dei problemi e il suo livello accresce tanto più i confini sono limitanti e ben definiti.
Obeya Management System è il nuovo approccio alla creatività
Il successo di una trasformazione organizzativa non risiede nell'adozione rigida di metodologie preconfezionate, ma nella costruzione di un modello operativo unico, capace di adattarsi alle peculiarità di ogni realtà aziendale. L'esperienza di aziende leader nella Business Agility dimostra che un’organizzazione può realmente definirsi Agile solo quando ha sviluppato internamente un sistema che valorizza la creatività, la responsabilità diffusa e la collaborazione, lasciando ai team l’autonomia di risolvere problemi anziché assegnare compiti predefiniti.
L'adozione di Obeya Management System, anziché di una singola metodologia, fornisce il contesto ideale per evolvere continuamente, promuovendo un mindset orientato alla crescita e all’adattabilità. In questo modo, le aziende possono affrontare con successo i cambiamenti del mercato e rispondere con agilità alle sfide future, sviluppando un modello che è davvero loro, e davvero Agile.
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