Un Agile Coach è la figura di riferimento per le organizzazioni che vogliono affrontare la Agile Transformation. È in grado di accompagnarle e seguirle durante tutta la trasformazione e ricoprire tutti i ruoli di cui ha bisogno l’azienda e il team nei diversi momenti. L’Agile Coach per essere completo ha molte caratteristiche che lo distinguono da un Manager, un CEO o un consulente.
Cosa fa un Agile Coach completo?
Un Agile Coach ha un compito e un ruolo molto importanti e delicati in un’organizzazione perché é il punto di riferimento della trasformazione Agile. Un Agile Coach è il cuore della trasformazione Agile. Un Agile Coach ha adottato il Mindset Agile ed è in grado di trasferire i valori, i principi e i concetti. Sa distinguere tra “fare Agile" ed “essere Agile” e si assicura che prima di implementare una delle tante metodologie Agile i teams abbiano interiorizzato il Mindset Agile in modo da adattare la metodologia Agile alle caratteristiche e alla struttura dell’organizzazione. Quindi conosce diverse metodologie Agile e le propone al team a secondo del contesto e della situazione. Sa distinguere quando il team lavora su un progetto oppure deve intervenire su un processo o una filiera di processi e in questo senso sa proporre la metodologia più adeguata. Infatti scrum, la più popolare delle metodologie Agile, non è sempre la modalità più adeguata per far lavorare insieme un team.
Quando si definisce completo un Agile Coach?
Quando è in grado di mettere in pratica tutte queste conoscenze e competenze suddivise in due macro aree:
Orientamento ai contenuti
- Conosce il Mindset Agile e alcune metodologie Agile. Il suggerimento è quello di non limitarsi ad una metodologia, ma avere una overview per poter sperimentare con i team diversi approcci a seconda del contesto e della struttura organizzativa. Dico questo perché una tendenza diffusa è quella di adottare scrum per qualsiasi cosa. Scrum è una delle metodologie Agile, particolarmente appropriata in ambienti di progetto. La maggior parte delle organizzazioni lavora per processi, spesso inconsapevolmente. Non aver presente che cosa si può fare per agire sui processi, significa non saper da dove partire per modificare il sistema e quindi il rischio è di produrre risultati inconsistenti. Non è un caso che quando le aziende implementano solo scrum adottino criteri di misurazione autoreferenziali e non sappiano identificare che cosa significa ‘valore’ per il cliente finale.
- Fa il trainer, quindi insegna il Mindset Agile e come adottare le metodologie più opportune. Come trainer si focalizza sugli skills dei teams e li aiuta ad apprendere cose nuove, ma anche come apprendere dalle loro esperienze.
- Fa il mentor, solo quando è più esperto di una materia, solo quando gli è richiesto, solo chiedendo il permesso, solo avvisando che sta indossando quel cappello. Come mentor si focalizza sul know how e dà suggerimenti per sviluppare le persone e i team senza restare attaccato alla sua proposta e lasciando che persone e team decidano liberamente se e come usarli.
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Orientamento ai processi
- Fa il facilitatore, aiuta i team nelle diverse fasi del loro lavoro, nel prendere decisioni, nell’identificare gli impedimenti, nell’individuare come superarli. Sa leggere il contesto, sa distinguere i conflitti e li sa gestire, sa vedere i problemi e li porta al team per aiutarli a trovare una soluzione. Facilita gli impedimenti a livello organizzativo confrontandosi con tutti coloro che rallentano il lavoro del team. Come facilitatore si focalizza sul team e sull’organizzazione come sistema.
- Fa il coach, fa coaching al team ascoltando, facendo domande efficaci e utilizzando un linguaggio diretto. Aiuta il team a cercare il miglioramento continuo verso l’eccellenza. Aiuta il team nel prendersi l’impegno di fare ciò che ha determinato. Fa coaching alle persone per aiutarle a superare gli ostacoli e crescere personalmente e professionalmente. Fa coaching a livello organizzativo per aiutare le persone a ricoprire il ruolo che hanno scelto di svolgere. Come coach si focalizza sulle persone nella loro completezza e sul team come sistema. Vede l’organizzazione come un insieme dinamico di interconnessioni in cui è sempre possibile agire.
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Conclusione
Un Agile Coach sa bene che le interazioni degli individui di un team e gli individui stessi sono più importanti dei processi adottati e gli strumenti utilizzati. E che questi ultimi devono essere pensati e adattati alle persone e non il contrario. La comunicazione fra i membri del team permette una risposta tempestiva ai cambiamenti e soluzioni efficaci agli ostacoli e problemi che emergono dai frequenti meeting di confronto e aggiornamento. Un Agile Coach sa che i processi sono replicabili ed imitabili, le interazioni con le persone NO. Come dice Russel Ackroff gli esseri umani affrontano i problemi attraverso la discussione, risolvono i problemi attraverso un approccio basato su strumenti che si fondano sui fatti, dissolvono i problemi comprendendo lo scopo del sistema e applicando un pensiero innovativo.
Un Agile Coach sa che il cliente è al centro e al centro sono i suoi bisogni rispetto al prodotto offerto, si trova dunque continuamente coinvolto nel processo di sviluppo per assicurarsi che ogni cambiamento richiesto sia considerato e incluso nelle successive modifiche e migliorie. Quindi un Agile Coach sa aiutare il team a definire il valore dal punto di vista del cliente finale e come misurarlo.
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