Essere Agile consente alle organizzazioni di cambiare rapidamente direzione alla prima avvisaglia di un cambiamento di contesto e circostanze anche inaspettate. Spesso sono in grado di anticipare i cambiamenti. Questo perché hanno assunto una configurazione organizzativa Agile in grado di rispondere rapidamente alla complessità.
Non viviamo certo in un’epoca caratterizzata da stabilità, oggi il mondo stesso si configura, nella sua globalità, estremamente precario, in rapida evoluzione, instabile e complesso.
Agile vive nei sistemi complessi
Le organizzazioni che vi operano per rispondere adeguatamente a questa evoluzione non possono che riconfigurarsi come sistemi complessi.
I sistemi complessi sono per natura decentralizzati, lavorano meglio e generano maggiori possibilità rispetto a quelli centralizzati perché sono in grado di evolvere più rapidamente. Ogni parte di un sistema decentralizzato all’interno di un quadro generale di regole semplici e condivise é capace di evolvere adattandosi in fretta.
Dal palco dell’ultimo World Business Forum a Milano, Gary Hamel ha chiarito bene che:
- nel mondo di oggi tutto é veloce, siamo sommersi da informazioni
- il 94% dei CEO afferma che la propria impresa non é in grado di innovare malgrado lo ritenga necessario.
Le organizzazioni non riescono ad affrontare il cambiamento, il change management top down non funziona più.
Sempre Hamel sostiene che non sono le persone che fanno fatica a cambiare, sono le organizzazioni ma é sulle persone in prima linea che bisogna puntare. Persone che in genere non sono formate per innovare e non sono coinvolte nelle decisioni. Non stupisce che il livello di engagement del personale oggi sia ai minimi: solo 15% a livello mondiale si dichiara motivato.
Ma come é possibile essere motivati quando la cooperazione é modesta, le responsabilità ristrette, le interconnessioni appena tollerate, le novità portatrici di problema e un fallimento porta all’identificazione di uno o più colpevoli?
I sistemi che funzionano fondandosi sul paradigma di autonomia condivisa invece si basano sull’impatto che hanno dati e persone, sulla collaborazione diffusa, sulle decisioni e sui rischi condivisi, sulla necessità delle interconnessioni di persone, team, dati e informazioni, sui fallimenti portatori di nuovi insegnamenti, sulla ricerca di novità.
La trasformazione Agile silenziosa
La principale caratteristica del cambiamento di Mindset nel paradigma di autonomia condivisa é quella di configurarsi come una trasformazione silenziosa, tale perché agisce senza farsi sentire.
I cambiamenti efficaci non sono delle rivoluzioni e tantomeno dei progetti di change management, sono delle “trasformazioni silenziose”, dei microcambiamenti che si infiltrano lentamente, ma inesorabilmente. Cambiamenti che subentrano senza che ce ne accorgiamo se non quando si sono radicati nella realtà diventando concreti.
I progetti di change management fanno parte della mentalità convenzionale e hanno una forte similitudine con le rivoluzioni, movimenti che agiscono con forza portando un apparente rovesciamento momentaneo. I cambiamenti sostanziali agiscono in profondità e cambiano i comportamenti delle persone.
Quasi tutte le rivoluzioni hanno portato a nuove istituzioni che hanno semplicemente preso il posto delle vecchie senza cambiare la sostanza delle cose.
Le trasformazioni silenziose invece vengono sottovalutate perché invisibili, non combattono, non contrastano, non sono atti di forza, si insinuano silenziose e si propagano senza suscitare nessun allarme, fino a quando non ci si accorge del ribaltamento che hanno prodotto.
Le trasformazioni silenziose non hanno leader perché sono idee e comportamenti che finiscono per prevalere. Agiscono con il tempo, più come un processo che come un evento e una volta che si sono diffuse resistere diventa stupido ed anacronistico.
Come affermava Richard Buckminster Fuller: “non potrai mai cambiare le cose combattendo contro la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, crea un nuovo modello che rende il modello esistente obsoleto.”
Un mindset Agile si basa su conoscenze che crescono costantemente e rapidamente, stratificandosi l’una sull’altra il che richiede nuove conoscenze, nuove capacità e competenze, apprendimento e adattamento continuo.
Non basta adottare nuove metodologie e nuovi strumenti, il mindset Agile si costruisce man mano, sperimentando e imparando costantemente, sono i risultati che ti indicano la nuova strada da percorrere, ecco perché un’organizzazione agile non potrà mai fare domani quello che faceva ieri. Per citare Peter Drucker “il miglior modo di predire il futuro é crearlo”.