La business agility nasce per rispondere al cambiamento economico e sociale che vede lo spostamento della competizione dal battere i concorrenti allo stabilire una relazione unica con i propri utenti, ancor prima che diventino clienti.
Inoltre la capacità di adattamento rapido non può più essere caratteristica di alcune organizzazioni virtuose, ma è diventata l’unica possibilità per navigare in un mondo imprevedibile, difficilmente intellegibile, dove la conoscenza ancora non sviluppata è immensamente superiore di quella a disposizione, un mondo in cui l’unica risposta efficace è uno stato di sperimentazione permanente.
Un altro aspetto significativo è legato al fatto che ormai la business agility è diventata sinonimo di digital transformation, ovvero il processo di impiego di nuove tecnologie per modernizzare o addirittura rivoluzionare il modo di fare business di un’azienda. Non si può attuare una digital transformation efficace senza aver adottato un mindset Business Agile.
Infine le organizzazioni non possono più pensare di replicare i migliori processi dei leader di settore per avere successo. La chiave del successo oggi ha un nome: sperimentazione, ogni organizzazione deve inventarsi il proprio modo di fare business e il proprio modello operativo sperimentando e apprendendo.
Per queste ragioni la Business Agility oggi non è solo auspicabile è più che mai necessaria.
Visti i motivi per cui la business agility si sta facendo sempre più spazio, cerchiamo ora di comprendere il suo vero obiettivo.
L'obiettivo della Business Agility
Per poter comprendere qual è il principale obiettivo della business agility, partiamo dalla sua definizione:
la Business Agility è la capacità di un’organizzazione di riconfigurare velocemente struttura, strategia, processi, competenze, tecnologie e ruoli, per cogliere opportunità, modificare modelli di business, fare innovazione continua e produrre valore.
Questa definizione non ci dice abbastanza di cosa significa effettivamente business agility, quindi la modificherei così: la Business Agility è la capacità di integrare l’eccellenza operativa con i flussi di informazioni che scambiamo con i nostri clienti, adattando costantemente le operations alla conoscenza che sviluppiamo dei bisogni dei clienti attraverso i dati.
Vediamola in un altro modo: di che cosa hanno bisogno le aziende?
Hanno bisogno di due fattori, margini e crescita. Il pensiero dominante del paradigma di predizione e controllo pensa che ci siano tre vie per ottenere margini e crescita e che sia sufficiente percorrerne una:
La Business Agility pensa invece che occorre implementare tutte queste vie allo stesso tempo e in modo integrato. Di fatto la digitalizzazione ha potenziato le interazioni in modo continuo e molto ricco al punto che le aspettative dei consumatori sono accresciute drammaticamente. Questo ha portato il design del servizio ad essere il vero elemento di differenziazione e a guidare il vantaggio competitivo. Le aspettative dei consumatori hanno elevato la sfida e il vantaggio di continue innovazioni a vantaggio dei consumatori non è mai stato così accentuato.
Ma un’organizzazione convenzionale divisa tradizionalmente in dipartimenti non è in grado di effettuare questa integrazione e meno che mai di portare valore al cliente finale. Al massimo può sfruttarlo.
Occorre la Business Agility che comporta il passaggio da un sistema basato su catene del valore lineari a un ecosistema di networks in cui dati, informazioni, conoscenze e valore fluttuano tra le parti dell’ecosistema. Questo significa che l’organizzazione prenderà la struttura organizzativa dettata dal modello operativo e si configura come un network di team responsabili del processo end to end e del valore che portano al cliente. Un sistema di microimprese.
Si capisce quanto siano lontane alcune organizzazioni convenzionali dalla Business Agility che però oggi è diventata una priorità non solo per la sopravvivenza ma per la crescita e la sostenibilità d’impresa, come ci dimostra la pandemia.
Abbiamo parlato diverse volte di valore, ma valore per chi?
Le aziende convenzionali sappiamo che sono product centriche e si focalizzano su risultati di output, si basano su piani a lungo termine, seguono i piani e controllo i risultati dettati top-down. Qualsiasi impresa esiste però grazie ai propri clienti. Certo, alcune condizioni di oligopoli, legislazioni protezionistiche ed economie di scala hanno permesso ad alcune aziende e settori di avere un vantaggio competitivo che oggi si sta sempre più affievolendo grazie all’ingresso di modelli di business dirompenti e alle tecnologie. Questo significa che oggi nessuna azienda può più permettersi di non focalizzarsi sul cliente come istanza primaria e prioritaria.
La Business Agility parte proprio dal cliente, definisce il valore richiesto dal cliente e costruisce il sistema intorno alla risposta della domanda del cliente integrando l’eccellenza operativa, l’eccellenza di prodotto e l’eccellenza nella relazione con il cliente.
Per poter trasformare la propria organizzazione verso la business agility e permetterle così di poter evolvere continuamente, la miglior cosa da fare è lavorare sul proprio modello operativo.
Infatti le aziende business agile si adattano, non modificando a tavolino il proprio modello organizzativo, ma rivedendo i propri processi e il proprio modus operandi in funzione del valore che portano al cliente.