Hai sentito parlare di Agile e hai compreso che per te e il tuo team potrebbe rivelarsi vantaggioso intraprendere della formazione Agile e apprendere questo nuovo modo di lavorare. Da dove cominci per scegliere il partner che ti può aiutare? Sicuramente inizierai chiedendo in giro e facendo qualche ricerca online.
Questo articolo ti può aiutare a prendere una decisione in base a che cosa stai cercando e quali sono i tuoi obiettivi.
Il trend della Business Agility
La Business Agility costituisce un trend emergente in cui si possono riconoscere molteplici aziende che fanno business in modo Agile, diversificando modelli di business, facendo innovazione costante e adattandosi continuamente per creare una relazione di lungo periodo coi propri clienti. Significa che l’agility permea tutta l’organizzazione che in genere si configura con architetture organizzative di microservizi o di microimprese responsabili end to end dei clienti che seguono e delle operation e dei prodotti o servizi che offrono.
L’espressione Business Agility è stata utilizzata a partire dal 2018 ma molte di queste organizzazioni hanno iniziato il processo di trasformazione molto prima e continuano nella loro evoluzione in modo costante.
Si capisce che non si tratta di effettuare una trasformazione implementando una delle centinaia di metodologie, strumenti o pratiche Agile. Si tratta di riconfigurare la cultura organizzativa e di creare il proprio modello di business, come si evince dagli ormai molteplici casi di studio esistenti. Parliamo di Amazon, Haier, Morning Star, Semco e molte altre.
Perché non partire da una metodologia
Le organizzazioni che sono partite da una metodologia sostanzialmente non hanno prodotto risultati tangibili, non hanno cambiato struttura organizzativa e soprattutto non hanno portato valore aggiunto ai propri clienti. Queste organizzazioni hanno mantenuto il mindset convenzionale, basato sul paradigma di predizione e controllo, e hanno implementato l’agility in modo convenzionale come un progetto di change management top down e waterfall, fondato sul one fit all e sulla pratica del copia e incolla. D’altra parte sappiamo da una ricerca di McKinsey che solo il 26% dei dirigenti afferma che gli sforzi di trasformazione con cui hanno familiarità hanno avuto successo nel migliorare le prestazioni e nel dotare l'organizzazione di mezzi per mantenere il miglioramento nel tempo.
Sappiamo però che l’Agility organizzativa, che parte in primo luogo da un cambiamento culturale, è alla base delle organizzazioni che utilizzano le tecnologie in modo intensivo, tanto che Business Agility è ormai diventato sinonimo di Digital Transformation. Questo significa che per stare al passo coi tempi le organizzazioni hanno bisogno di fare questo salto e di entrare nell’era della Business Agility per non rimanere fuori dai giochi. Il fatto è che la competizione si è spostata dal battere i concorrenti a stabilire una relazione unica di lungo periodo coi propri clienti.
Come capire a quale partner Agile affidarsi
Questi fattori che abbiamo visto ci danno già un’indicazione importante su come selezionare chi aiuterà efficacemente la nostra organizzazione a fare una trasformazione Agile. Se ci affidiamo a dei consulenti convenzionali probabilmente avremo un risultato convenzionale, anche se all’inizio ci sembrerà molto rassicurante. Il fatto è che il mindset Agile è molto semplice e si può comprendere con la formazione, ma si può apprendere solo mettendolo in pratica e ciò rende le cose non sempre facili.
IT Revolution afferma nella sua guida “A Leader’s Guide to Working with Consultants” che di fronte ad un'alta probabilità di fallimento, i dirigenti vogliono avere tutto l'aiuto possibile quando si imbarcano in una trasformazione. Però questa preoccupazione li porta ad assumere consulenti con la presunta esperienza per assicurare il successo dei loro sforzi. I consulenti arrivano con proposte sofisticate, piani di progetto dettagliati, promesse di risultati e assicurazioni che offrono conforto ai leader prima di un viaggio intrinsecamente incerto. E non c’è niente, come vedremo, di più distante di questo approccio per “trasformarsi" in Agile.
Questa non vuole essere una critica ai consulenti e non vogliamo affermare che non vadano ingaggiati, ci sono molte occasioni in cui sono preziosi, ma come detto prima visti i risultati nelle trasformazioni forse è il caso di approcciare in questo ambito in maniera differente.
Le 8 domande da porti mentre cerchi un partner
Abbiamo scritto una semplice e breve guida in PDF per aiutarti mentre cerchi il tuo partner per la formazione Agile, per implementare nuove metodologie di lavoro in team o iniziare progetti di sperimentazione pilota
L’obiettivo di questa guida è quello di creare consapevolezza attorno alla scelta del partner per l’adozione di Agile ed in particolare della Business Agility, termini che ormai stanno divenendo sempre più di moda e in cui sempre più società di consulenza offrono servizi di trasformazione Agile.
Per farlo abbiamo deciso di stilare queste 8 domande guida con rispettiva spiegazione per capire se di fronte hai il partner giusto per intraprendere questo viaggio. Eccole:
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Ti parla di Agile come un progetto di Change Management?
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Ti parla di un approccio Big Bang?
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Ti parla di modello operativo o organizzativo?
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Ti presenta una metodologia Agile (es: Scrum, Lean, Kanban) come punto di partenza in azienda?
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Ti parla di metriche di output per la riuscita del progetto?
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Ti parla di Agile Coach completi per supportare l’implementazione?
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Ti parla di Business Agility o di metodologie Agile?
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Ti parla di coinvolgere manager, stakeholder e dell’importanza di come viene composto il team?
Scarica la guida completa in PDF e leggi le spiegazioni per ogni domanda. Ma non fermarti qui, condividile con chi in azienda ti sta aiutando a cercare un partner, confrontatevi e mettetevi in contatto con noi per approfondimenti.