Quando si parla di Agile, il più delle volte, si fa riferimento ad un termine che è di moda, un po’ abusato, una buzzword fine a se stessa, che spesso non si accompagna con il cambio di paradigma che richiede.
Con Agile realmente si intende un Mindset, un approccio, un modo di vedere e interpretare la realtà, una filosofia basata su un paradigma organizzativo emergente quello di autonomia condivisa molto diverso da quello che contraddistingue le organizzazioni convenzionali e che caratterizza il modo di vedere e pensare il mondo della maggior parte di noi, poiché vi siamo cresciuti. Si tratta del paradigma di predizione e controllo alla base del management del XX secolo, delle business school e delle organizzazioni convenzionali.
Essendo la maggior parte di noi nati e cresciuti all’insegna del paradigma di predizione e controllo occorre fare un salto mentale, un cambiamento culturale che parte dai fondamentali Agile, prima di qualsiasi applicazione metodologica. Un cambiamento personale in primo luogo, ma vale soprattutto a livello organizzativo e comporta non poche difficoltà, vediamone alcune.
Le 3 principali difficoltà
Ma prima di vedere le difficoltà proviamo a capire perché le organizzazioni vogliono diventare Agile?
Non è difficile constatare che il contesto sociale ed economico è in continuo e rapido cambiamento e questo per le organizzazioni significa acquisire la capacità di muoversi e di adattarsi velocemente, il che sta diventando vitale per la loro sopravvivenza.
Per prosperare oggi un’azienda deve assumere un modello operativo e una struttura organizzativa che gli permetta di adattarsi e modificarsi rapidamente. Il paradigma dominante di predizione e controllo che ha caratterizzato i modelli organizzativi del XX secolo non è in grado di adattarsi velocemente e risulta più che mai inadeguato.
Quindi che cosa bisogna fare?
Occorre disimparare a fare impresa nel modo convenzionale e imparare un modo completamente nuovo di ripensare l’organizzazione.
Per questo le organizzazioni vogliono diventare Agile, per rinnovarsi e garantirsi un futuro.
Il cammino verso questa nuova dimensione però non è così facile. Agile tutto sommato è molto semplice, la sua applicazione pratica non è facile. Questo per 3 principali difficoltà che le organizzazioni incontrano durante il percorso di trasformazione:
- La prima grande difficoltà é il cambio di paradigma. Agile non è semplicemente l’insieme delle sue metodologie è in primo luogo la comprensione, l’adozione e la diffusione dei fondamentali Agile. Si tratta di un vero e proprio shift di paradigma organizzativo, si tratta di passare dal paradigma di predizione e controllo, su cui la maggior parte delle organizzazioni fonda il proprio modo di fare business, al paradigma emergente di autonomia condivisa. Per diventare Agile è essenziale apprendere i fondamentali Agile. Chi non svolge questo primo passo incontrerà molte difficoltà nel cammino per diventare Agile.
- La seconda difficoltà é che molte organizzazioni tentano di implementare Agile come se si trattasse di una metodologia e lo fanno all’interno del paradigma convenzionale come se fosse un programma di change management in modalità waterfall e top-down, il che é già di per se un’incongruenza. Di solito queste organizzazioni non sono partite con l’adozione dei fondamentali Agile e scelgono una metodologia, di solito la più diffusa delle metodologie Agile, Scrum. Ma Scrum e Agile non sono la stessa cosa. Vi è infatti una sostanziale differenza tra “doing Agile” e "being Agile”. Doing Agile consiste nell’adottare una metodologia ed introdurla nel modo di lavorare dei team senza cambiare la struttura organizzativa e pertanto senza cambiare il modello operativo. Being Agile significa aver compreso e diffuso i Fondamentali Agile e quindi mettere tutti in grado di agire in modalità Agile. Per comprendere come essere Agile, l’unico modo è quello di dedicarti alla comprensione dei suoi principi.
- La terza difficoltà è una conseguenza dei primi due fattori. Non avendo compreso i fondamentali Agile la tendenza è quella di applicare il paradigma convenzionale attraverso l’implementazione di una metodologia, il che implica non partire da un progetto pilota e non considerare l’organizzazione come un sistema end to end che lavora per produrre valore per il cliente finale. Questo significa che alcune organizzazioni che dicono di implementare Agile lo fanno diffondendo una metodologia e delle metriche di misurazione autoreferenziali. Non hanno definito il valore per il cliente finale e di conseguenza non sanno come misurarlo. Agile non è anarchia, è disciplina. Agile non è mancanza di controllo, é controllo diffuso con regolare e ossessiva misurazione dell’impatto sul cliente finale. Agile non é assenza di regole, é poche regole chiare e condivise e miglioramento costante.
Come avrai capito, per non incontrare le difficoltà appena citate, è dunque fondamentale assicurarsi di aver compreso in che cosa consistono i fondamentali Agile, come si passa dal paradigma di predizione e controllo a quello di autonomia condivisa, e solo successivamente apprendere quali sono le principali metodologie che sono state sviluppate all’interno del paradigma di autonomia condivisa e come si applicano nell’organizzazione.
Una volta compreso i fondamentali Agile è dunque tutto più chiaro.