Il termine “Agile” nasce nel 2001 con la pubblicazione del Manifesto per lo sviluppo Agile del software.
Prima che nascesse Agile, esistevano però già organizzazioni che adottavano questo approccio.
Più precisamente si tratta di organizzazioni che si basavano sul paradigma di autonomia condivisa di cui fa parte anche Agile.
Queste aziende infatti non si definivano Agile, ma di fatto avevano creato una modalità organizzativa che rientra a pieno titolo nel paradigma di autonomia condivisa.
Si tratta di aziende che lavorano in settori molto differenti in un’epoca in cui il software e il suo sviluppo avevano un impatto ancora molto relativo, se non inesistente. Parliamo di Gore, Toyota, Morning Star, Haier, Semco, e molte altre ancora.
La creazione di queste nuove modalità organizzative e metodologie innovative, pensiamo per esempio al Toyota Production System, hanno offerto il terreno per lo sviluppo dell’Agile Mindset.
Il diffondersi dell’Agile Mindset
Con l’affacciarsi del nuovo millennio e l’avvento di Internet, sempre più aziende tecnologiche, ma non solo, hanno iniziato ad avvicinarsi all’Agile Mindset.
Ma perché Agile ha avuto il suo iniziale più grande sviluppo nel settore del software?
Alla fine degli anni ’90 vi era una crescente richiesta di software a fronte di risultati scadentissimi.
Standish Group, che pubblicava ogni anno una ricerca sullo stato dell’arte dello sviluppo del software, il Chaos Report, nel 2002 sottolineava che a malapena il 16% dei progetti di sviluppo software era considerato di successo.
Di conseguenza, si accettava software di qualità molto scadente e pieno di bugs.
Più del 70% delle funzionalità era inutile e non veniva mai utilizzate dagli utenti.
Questi risultati scadenti erano il frutto dell’approccio convenzionale in cui un team di ingegneri immaginava i requisiti necessari e quindi attraverso il project management waterfall sviluppavano il software. Per questo gli sviluppatori software si chiedevano da tempo se non esistesse un altro approccio e fin dalla metà degli anni ’90 stavano sperimentando altre modalità di sviluppo del software, così nacque il Manifesto per lo sviluppo Agile del software.
Sebbene Agile abbia inizialmente avuto una diffusione lenta e solo con il nuovo millennio il trend abbia avuto una certa accelerazione, la sua diffusione oggi porta con sé una perdita del suo reale significato.
La deriva del Agile Mindset
La parola Agile ha perso il suo significato reale per strada, come dichiara Dave Thomas, uno dei creatori dell’Agile Manifesto.
Infatti molte organizzazioni, per cavalcare quella che viene vista come una moda manageriale, pensano che per essere Agile basti introdurre una nuova metodologia di lavoro senza toccare la struttura organizzativa, continuando a svolgere le attività allo stesso modo di prima e soprattutto senza un reale cambiamento di cultura organizzativa verso l’Agile Mindset.
Di fatto si dice che queste organizzazioni fanno Fake Agile, altre adottano part-time scrum. La questione però non è tano la corretta applicazione di una metodologia Agile quanto il cambiamento culturale.
Questa distorsione concettuale è ben visibile nei nomi che vengono attribuiti ai ruoli per cui la parola viene Agile viene semplicemente affiancata a ruoli tradizionali. Di fatto non esistono programmatori Agile o team Agile, ma esistono programmatori e team di sviluppo che praticano l’Agility, applicano l’Agile mindset e utilizzano strumenti Agile che ne potenziano i risultati.
Sebbene ci siano organizzazioni consapevoli che è sempre più necessario introdurre Agile ed entrare nell’era della Business Agility, molte ancora non comprendono che senza interiorizzare i principi base dell’Agile Mindset è quasi impossibile trasformarsi.
Allora cosa significa essere Agile? Quali sono i principi dell’Agile Mindset?
Essere Agile e i suoi principi
Diventare Agile non é facile perché richiede un cambio di mentalità radicale, un cambio nel modo di pensare e di fare.
Agile infatti non é qualcosa che si fa, é qualcosa che si é: non si può diffondere una mentalità se non é tua, se non ti appartiene, e il mindset deve essere comune a tutti i membri di un’organizzazione altrimenti rischiano di crearsi conflitti.
Naturalmente questo é un percorso che richiede tempo dove non tutti saranno disposti ad affrontare questo cambiamento.
La più grande barriera nell’adozione dell’Agility è culturale e coinvolge l’intera organizzazione.
Per comprendere meglio a cosa si fa riferimento quando si parla di Agile Mindset, vediamo quali sono i principi dell’Agile Mindset che le organizzazioni devono assimilare:
- Customer centricity: lo scopo dell’Agility é portare valore al cliente attraverso un consistente miglioramento continuo della customer experience e attraverso prodotti e servizi migliori, meno cari, che anticipano e soddisfano i bisogni dei clienti.
- Collaborazione cross-funzionale guidata da uno scopo chiaro e condiviso.
- Costruire e mantenere un ambiente che permetta a persone ordinarie di fare cose straordinarie.
- Trasparenza radicale: principio cardine delle organizzazioni Agile. In un mondo iperconnesso, con un incredibile surplus di informazioni, la radicale apertura è un fattore critico che comprometterebbe la base dell’Agility stessa. Le informazioni sono visibili a tutti, comprese le performance, l’andamento dei vari team, i risultati economico finanziari e persino i salari.
- L’organizzazione assume la forma di un network di team indipendenti, autonomi e auto-organizzati, che apportano valore al cliente finale.
- Sperimentazione e miglioramento continuo: nessun prodotto viene mai considerato finito. Iterazioni e cambiamenti sono costanti e il ritmo dei progressi continua costantemente. La produzione di idee è diffusa a tutte le persone dell’organizzazione che crea un ambiente dove la sperimentazione continua ha un ruolo chiave nell’innovazione e nel cambiamento costanti.
- L’unico modo di misurare i progressi è misurare i risultati del lavoro operativo. Per mantenere ritmo e agility costanti occorre una ossessiva focalizzazione all’eccellenza operativa, tecnologia e design.
- Accettare i fallimenti, apprendere rapidamente. Le organizzazioni Agile sono organizzazioni ad alto livello di apprendimento continuo. L’apprendimento avviene soprattutto dagli errori, quando una cosa non funziona la si cambia, quando funziona la si reitera finché funziona.
Questi appena visti sono tra i più importanti principi Agile che le aziende dovrebbero fare propri e da cui dovrebbero partire per incamminarsi nel percorso verso la Business Agility.
Conclusione
Come abbiamo visto il rischio di fare confusione in Agile è molto alto. Molti pensano che basti applicare una metodologia, ma non è così. Infatti tra pratiche, strumenti e metodologie ne esistono più di 100 e si possono decidere in un secondo momento quale è più adatta alle proprie esigenze.
Agile infatti è prima di tutto un Mindset. Occorre in primo luogo cambiare Mindset poi implementare le metodologie Agile.